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Caricamento Eventi

NUOVI MODELLI TRA SPAZIO E PROGETTO

Introduce e coordina

GIOVANNI SOLIMINE, Sapienza Università di Roma

 

KNUT SKANSEN, Director of Deichman Public Library, Oslo

The Deichman Public Library di Oslo: dalla visione a una nuova strategia di servizio

Short abstract of lecture ( 45 min):
Oslo public library, founded in 1785, consists of 22 libraries. During the last 10 years, almost all branch in the city have undergone an extensive upgrade and refurbishment. At the core of the design process is strong focus on social interaction and creating “public living rooms” for the communities. The development has repositioned the libraries in the city and made them more relevant than ever. This development culminated with the opening of the 20.000 square meters big Deichman Bjørvika, the new central library, in June 2020. Deichman Bjørvika has already reached the goal of 2 million visits per year despite the effects of the pandemic. In this lecture, the focus will be on the design process and development of the rooms as well as the change in staff competence, use of technology and user involvement. At the end of the lecture, I will draw up the major strategic lines for Oslo Public library for the next years.

 

ANGELO LUNATI, Onsitestudio, Milano

ALESSANDRO MASSERDOTTI, founder e direttore tecnico di Dotdotdot

L’architettura della BEIC

La nuova Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC) non è una biblioteca tradizionale, dove mettere al riparo e rendere accessibili per il futuro i tesori di una cultura già fatta, ma un laboratorio, dove mettere a punto gli strumenti necessari a produrre cultura contemporanea.

  
CECILIA COGNIGNI, Dirigente del Servizio biblioteche, Comune di Torino

ANDREA BONDONIO, Isolarchitetti Studio

La nuova Biblioteca centrale di Torino e il ridisegno del sistema bibliotecario urbano

Il progetto della nuova Biblioteca centrale, della Città, all’interno di Palazzo delle Esposizioni, diventa l’occasione per ridisegnare funzioni, ruolo e posizionamento dell’intero sistema bibliotecario urbano. Il fulcro di un processo, che sarà accompagnato fino all’apertura per valorizzare e potenziare le funzioni di prossimità delle biblioteche nei territori e nei quartieri.
L’intervento presenterà il progetto architettonico della nuova Biblioteca centrale e il percorso di accompagnamento e ridisegno del sistema bibliotecario.

 

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FEDERICO STOLFI, Assessorato alla cultura di Roma Capitale

All’origine delle diseguaglianze che feriscono Roma sul piano urbanistico, economico, sociale e culturale vi è la gestione dello sviluppo edilizio della Capitale nel Novecento. Il P.U.I. “Poli culturali, civici e di innovazione” curato dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale attraverso il Dipartimento Attività Culturali, l’Istituzione Biblioteche di Roma e la società in house Zètema Progetto Cultura si pone l’obiettivo di ricucire parte delle diseguaglianze nei servizi culturali sul territorio realizzando nuove biblioteche in contesti periferici e riqualificando oltre la metà di quelle attualmente esistenti in aree decentrate. Il Piano si inserisce in un più ampio mosaico di interventi di rigenerazione urbana di carattere culturale finanziati dal PNRR a Roma e si fonda sulla radicata convinzione che i servizi culturali e l’accesso al sapere costituiscano un diritto essenziale del cittadino.

GUIDO INGRAO, Zètema progetto cultura, Roma

Per ricucire le ferite: i nuovi poli civici culturali e di innovazione di Roma

 Le biblioteche di Roma Capitale costituiscono un sistema capillare composto da 40 strutture articolate nei 15 municipi della Capitale.
Il progetto, finanziato con fondi PNRR “Piano Urbano Integrato della Città Metropolitana di Roma Capitale – Centri Civici Culturali e di innovazione – legge n 233 29/12/2021 in attuazione PNRR – M5C2 – Investimento 2.2”, coinvolge, complessivamente, 30 luoghi, in ambiti territoriali prevalentemente periferici o comunque distanti dal centro cittadino e riguarda investimenti volti alla riconversione rigenerazione edilizia, energetica e digitale di alcune delle sedi già esistenti dell’Istituzione, nonché alla realizzazione di nuove sedi ed erogazione servizi culturali e di comunità.
Il progetto, curato da Zetema Progetto Cultura, società in house di Roma Capitale che si occupa dei servizi culturali, per conto dell’Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma, si articola attraverso la realizzazione di 9 nuovi poli culturali e la riqualificazione, in chiave ecosostenibile con efficientamento energetico e rifunzionalizzazione, di 21 sedi esistenti.
Il valore economico del programma finanziato, per la sola città di Roma, è di 50 milioni di euro, omnicomprensivi, assegnati alla Città Metropolitana di Roma, organismo vasto nel quale ricadono molti comuni, investiti dal medesimo programma.
In particolare, per i 9 nuovi poli civici sono stanziati 32.500.000 euro, da investire su luoghi totalmente dismessi e/o abbandonati, che devono trovare una nuova ragione di vita e di riscatto, mentre per gli interventi di rinnovo delle 21 sedi esistenti, 17.500.000 euro, prevalentemente destinati all’efficientamento energetico e al miglioramento di sedi già funzionanti ed attive.
Uno degli assi strategici dei progetti PNRR è proprio quello del risparmio energetico, ovvero i minori consumi che possono derivare da ogni intervento di recupero.
Gli edifici da recuperare sono stati individuati con l’ausilio dei territori e dei Municipi, in quanto si sono volute evitare scelte calate dall’alto che non rispondessero a necessità effettive e stringenti delle comunità locali. Nonché, per non disperdere un patrimonio condiviso di studio ed elaborazione, sono stati ripresi progetti rimasti nei cassetti per le più varie motivazioni, scegliendo di intervenire, soprattutto, negli ambiti più periferici.
Quello del riscatto delle periferie è l’altro asse strategico della misura PNRR di cui Roma usufruisce.
È stato immaginato, per tutti gli edifici, un modello aperto ed amichevole nei confronti del cittadino e dell’utente, luoghi di incontro, come, peraltro, già sono le biblioteche, in cui ci saranno sale studio, spazi per il coworking, piccoli auditorium, per la musica e l’animazione, ludoteche per favorire il rapporto fra le diverse fasce di età. Grande importanza è stata data anche agli spazi esterni, da attrezzare e integrare con quelli interni.

 

ENZO BORIO, Comitato Esecutivo Nazionale, Associazione Italiana Biblioteche

La sindrome di Dorian Gray. Le biblioteche pubbliche al tempo del PNRR

Partendo dal progetto della realizzazione della nuova biblioteca comunale di Beinasco con fondi provenienti dal PNRR, l’intervento propone una riflessione su quanto sta accadendo in Italia nella realizzazione di nuove strutture bibliotecarie, in particolar modo nelle realtà medio piccole. A fronte di un tentativo di rivitalizzare e ridefinire i servizi, attraverso un ripensamento del ruolo della biblioteca di pubblica lettura, si tenterà di indagare e approfondire su quali siano le nuove spinte innovatrici, ma anche le “parti oscure” di questo imprescindibile percorso. 

MAURIZIO VIVARELLI, Università degli studi di Torino

L’identità della biblioteca contemporanea in una prospettiva plurale

L’obiettivo generale di questo intervento è quello di proporre alcune considerazioni sulla biblioteca pubblica contemporanea, ed in particolare sui modelli, concettuali e spazializzati, realizzati ed utilizzati per renderne visibile l’identità. Ciò che si vede e si usa nel mondo reale consiste nella traduzione esteriorizzata di elementi presenti o non presenti nel modello, risultato della sintesi delle diverse istanze di progettazione; questi elementi, a loro volta, sono collegati ad elementi di altri modelli, sia biblioteconomici che architettonici, in una rete indeterminata che, proprio per la sua configurazione, non può che essere plurale, cioè non rigidamente ed univocamente determinata. Nel primo paragrafo viene presentato e discusso lo stato dell’arte della situazione, richiamando alcuni tratti del progetto della Nuova BEIC e della nuova Biblioteca centrale di Torino, relativi alla relazione tra modello biblioteconomico e progetto architettonico. Nel secondo sono introdotti alcuni elementi di teoria del progetto architettonico, con particolare enfasi sugli effetti che si prevede di ottenere. Nel terzo vengono esposti alcuni dei principi della Actor-Network Theory di Bruno Latour, cercando di individuare un modello di analisi delle modalità con cui gli elementi del progetto e del modello si assemblano. Nel quarto si analizzano, alla luce di queste prospettive, pratiche di organizzazione “narrativa” degli spazi e delle collezioni della biblioteca Oodi di Helsinki. Infine vengono tracciate e brevemente discusse le conclusioni del percorso effettuato.