
Un Ecosistema Digitale Integrato per la Filologia dei Manoscritti: dal processo di acquisizione alla piattaforma MAnuscripts Philological Pipeline (MaPP)
Il patrimonio manoscritto viene posto al centro di un processo interpretativo in cui la fonte è il nucleo di ogni spunto divulgativo. La sua fedelissima riproduzione digitale rappresenta il motore generativo di progettualità avanzate, come la piattaforma pensata per il progetto MAnuscripts Philological Pipeline (MaPP): uno strumento per la digitalizzazione, archiviazione, pubblicazione e valorizzazione della tradizione manoscritta e libraria di Dante, Petrarca, Boccaccio e delle Cronache Medievali (DPBCM). In linea con i principi FAIR (Findability, Accessibility, Interoperability, Reusability), MaPP adotta un workflow strutturato in più fasi: dall’acquisizione e verifica dei dati manoscritti all’organizzazione semantica e alla pubblicazione secondo standard internazionali come IIIF, TEI e MODS. Il progetto integra strumenti avanzati come Escriptorium per il riconoscimento automatico dei manoscritti e il portale CADMUS per la modellazione semantica, garantendo una gestione efficiente dei metadati. Un aspetto chiave è l’adozione di tecnologie AI per l’analisi automatizzata dei testi e delle immagini, migliorando l’estrazione di informazioni e la classificazione dei contenuti. Inoltre, MaPP supporta processi di FAIRification per rendere i dati digitali accessibili e interoperabili, con la creazione di un ecosistema di gestione dei dati manoscritti.
Con MaPP è possibile accogliere e processare formati testuali e grafici (TXT, XML, JPG, TIFF, PDF) e gestire immagini multispettrali, supportando l’annotazione collaborativa e l’integrazione con archivi digitali. Il progetto mira a una diffusione internazionale dei risultati attraverso una gestione aperta e standardizzata delle risorse, favorendo la ricerca accademica e l’accesso al patrimonio culturale digitale.
I progressi tecnologici nell’ambito della digitalizzazione hanno aperto nuove frontiere nella conservazione e valorizzazione del patrimonio librario, consentendo di acquisire con grande precisione e in modalità non invasiva reperti preziosi e delicati, come i manoscritti antichi. Tali tecnologie non solo preservano le opere da eventuali danni fisici, ma permettono anche a studiosi e ricercatori di analizzare e studiare i testi in maniera più agevole ed efficiente, superando le limitazioni fisiche degli originali.
Relatori: Paolo Ongaro (COO di GruppoMeta), Eva Baldassarri (Business Manager di GruppoMeta), Vincenzo Giannoccaro (Responsabile tecnico di SPACE SPA).