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LA DIGITALIZZAZIONE NELLE BIBLIOTECHE ACCADEMICHE​

Sessioni a cura dei gruppi di lavoro con il coordinamento della direzione scientifica

 

Introduce e coordina

MARIA CASSELLA, Università degli studi di Torino

FIAMMETTA SABBA – FRANCESCA TOMASI – SILVIA TRIPODI – LAURENT ANTOINE FINTONI, Università di Bologna

L’Università di Bologna per la costituzione di un Centro di ricerca e sviluppo dell’infrastruttura a supporto dell’ecosistema digitale della cultura presso il Ministero della Cultura – Digital Library

L’intervento presenta il progetto condotto dall’Università di Bologna a supporto dell’ecosistema digitale della cultura presso il Ministero della Cultura – Digital Library. In particolare, si intende illustrare le attività finalizzate al censimento del patrimonio culturale digitalizzato e digitale realizzato o conservato presso le realtà universitarie italiane. Lo scopo del progetto è di acquisirne lo stato dell’arte e di identificare le metodologie in uso, suggerendo al contempo buone pratiche per la valorizzazione e fruizione pubblica del patrimonio degli atenei.

 

ANDREA CAPPA, Sala Manoscritti e rari e del Centro Nazionale per lo Studio del Manoscritto, BNCR

PNRR e patrimonio culturale: il progetto di digitalizzazione del patrimonio del Centro Nazionale per lo Studio del Manoscritto

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma è destinataria di un finanziamento pari a 9,2 milioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 1 “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0”, investimento 1.1 “Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale”.

Attraverso l’attuazione del sub-investimento M1C3 1.1.5 “Digitalizzazione del patrimonio culturale” è stata finanziata la digitalizzazione dell’intero corpus di microfilm di manoscritti conservati presso il Centro Nazionale per lo Studio del Manoscritto (CNSM), istituito nel 1989 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR). Il progetto costituisce uno degli interventi più significativi mai condotti con l’obiettivo di mettere a disposizione della collettività, per mezzo di riproduzioni digitali, il patrimonio delle biblioteche italiane.
L’operazione prevede la digitalizzazione del fondo di microfilm di manoscritti più grande d’Italia, composto da circa 107.000 singoli microfilm realizzati, per la maggior parte, nella seconda metà del secolo scorso. I microfilm riproducono decine di migliaia di manoscritti, i cui originali sono conservati in circa 180 biblioteche italiane distribuite su tutto il territorio nazionale, e in una dozzina di istituzioni straniere.
Il risultato atteso è la digitalizzazione di circa 23 milioni di fotogrammi che saranno convertiti in circa 46 milioni di risorse digitali, da pubblicare nella costituenda Digital Library nazionale.
Il progetto, oltre a favorire le attività di fruizione, studio e ricerca, permette anche di realizzare una fondamentale operazione di tutela su un vasto materiale soggetto a progressivo e inesorabile deperimento.

 

MARCELLA PERUZZI, Responsabile SBA, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, ERMINDO LANFRANCOTTI, Servizi informatici e digitali SBA, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Percorsi digitali per l’Ateneo e oltre. L’esperienza di Sanzio Digital Heritage

Si intende presentare l’esperienza dell’Università degli Studi di Urbino, avviata nel 2020, del laboratorio e della biblioteca digitale Sanzio Digital Heritage. L’attenzione verterà sui processi di analisi dei materiali, di modellazione e implementazione delle schede di metadatazione e di strutturazione delle collezioni, fino all’esame dei percorsi di formazione e dei workflow che hanno portato alla creazione di alcuni percorsi digitali specifici.

 

ANNALISA BARDELLIFRANCESCA VERGA, Università Milano Bicocca

Dalla Biblioteca ai servizi culturali: la valorizzazione passa (anche ) per il digitale

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca sta trasformando l’Area Biblioteca di Ateneo in un’area che si occupi a 360 gradi di beni e attività culturali. Alle collezioni librarie e archivistiche si affiancherà a breve una collezione museale, che andrà a costituire il museo diffuso dell’Ateneo. Le collezioni divise nei vari dipartimenti verranno unificate in un museo digitale per proporre percorsi e narrazioni che possano unire scienza, storia e arte. Raccontiamo in questo intervento le prime fasi di vita del museo diffuso e la sua progettazione e costruzione.

 

ROBERTA BOSCARO, Centre de Recursos per a l’Aprenentatge i la Investigació, Unitat de Procés Tècnic, Università di Barcellona

Digitalizzazione e citizen science al CRAI dell’Università di Barcellona

Negli ultimi dieci anni il Centre de Recursos per a l’Aprenentatge i la Investigació dell’Università di Barcellona (CRAI-UB) ha promosso la digitalizzazione del patrimonio documentario che conserva nelle sue biblioteche.
Nella parte iniziale della sessione si presentano i principali obiettivi della digitalizzazione e si espongono gli elementi imprescindibili in questo processo sottolineando come il digitale rappresenti un’opportunità per rafforzare la collaborazione tra istituzioni pubbliche e migliorare la pianificazione delle attività che ne derivano.
Nella parte finale della sessione, si descrive il progetto Transcriu-me! e l’esperienza diretta del CRAI nel partecipare a questo chiaro esempio di citizen science che facilita il lavoro dei ricercatori e avvicina nuove categorie di utenti alla biblioteca universitaria.