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BIBLIOTECHE E NUOVE FORME DELLA LETTURA

Dal ruolo strategico della literacy alle trasformazioni nell’ecosistema digitale

Il Convegno delle Stelline presenta quest’anno un’importante novità. A causa di interventi di ristrutturazione dell’antico palazzo di Corso Magenta i lavori del Convegno si svolgeranno a Palazzo Lombardia in Piazza Città di Lombardia e presso la Biblioteca Valvassori Peroni. Per l’ospitalità e la collaborazione l’Associazione Biblioteche oggi ringrazia la Direzione Cultura di Regione Lombardia e Sistema bibliotecario di Milano.

Tema dell’edizione 2024 la lettura e i profondi mutamenti che sta conoscendo, chiamando le biblioteche a misurarsi con il cambiamento di paradigma e la trasformazione delle sue forme e dei comportamenti di lettura nell’ecosistema digitale.

La tematica, di grande attualità sotto il profilo culturale, biblioteconomico e tecnologico, sarà trattata nella sua trasversalità, avendo cura di cogliere i trend che sono al centro della ricerca scientifica in questo campo e al tempo stesso individuando le specificità tipologiche con cui si presenta rispettivamente nell’ambito delle biblioteche pubbliche, accademiche, scolastiche.

Il legame delle biblioteche con le pratiche di lettura è indiscutibile, fondativo e, forse per questo, dato per scontato. Eppure, negli ultimi anni nella riflessione sull’identità delle biblioteche non sempre questa connessione è stata valorizzata come leva strategica. È curioso soprattutto alla luce dei dati allarmanti sulle diverse forme di analfabetismo: funzionale, di ritorno ed emotivo, grandissimo problema della nostra contemporaneità. Proprio quando le biblioteche di ogni tipologia potrebbero posizionarsi e proporsi come una delle soluzioni a questo drammatico problema, il loro ruolo di agenzie abilitanti in termini di educazione e promozione alla lettura sembra essere poco chiaro. Forse in primis proprio ai professionisti?

Nel loro insieme, le biblioteche – pubbliche, accademiche, scolastiche, storiche – dovrebbero aspirare a essere la “casa”, o almeno una delle “case” in cui la pratica del leggere viene studiata, organizzata, promossa, per concorrere al miglioramento della qualità della vita delle persone.

Le grandi e potenti trasformazioni in atto, dei modelli biblioteconomici e bibliotecari da un lato e della lettura in ambiente digitale dall’altro, rendono dunque necessaria una riflessione ampia, panoramica, interdisciplinare, in grado di dar conto sia delle particolarità degli specifici ecosistemi informativi sia degli elementi connettivi e comuni, con uno sguardo ugualmente attento alle esigenze delle pratiche professionali e alla complessità dei principi, dei metodi, delle tradizioni disciplinari sui quali esse si fondano.

Il Convegno delle Stelline vuole proporre una riflessione utile a rifondare il rapporto delle biblioteche con la lettura a partire da un dibattito di taglio inevitabilmente interdisciplinare che metta al centro dell’attenzione le nuove competenze, i differenti comportamenti di lettura rispetto ai diversi supporti e interfacce e soprattutto le nuove forme di mediazione richieste ai bibliotecari.

La lettura è in grande movimento e, lontano dall’essere una attività statica, necessita di infrastrutture dinamiche e dal grande potere trasformativo. Le biblioteche sono pronte? E i bibliotecari sono capaci di confrontarsi con un concetto di mediazione decisamente in divenire?

Un altro terreno che il Convegno intende esplorare riguarda le nuove aperture che anche al mondo delle biblioteche possono derivare dalla evoluzione degli studi sulla lettura nell’ambito delle neuroscienze (Wolf, Dehaen, Baron), i cui più recenti sviluppi hanno dimostrato che i neuroni attivati dalla lettura sono gli stessi che si attivano quando svolgiamo tante altre attività, alcune delle quali hanno a che vedere con l’empatia, il pensiero critico e le relazioni con gli altri. Questa visione della lettura può cambiare completamente la prospettiva nel guardare anche alle biblioteche, per esempio da parte dei decisori.

Nondimeno il Convegno si soffermerà su un aspetto ancora poco indagato: negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi studi che hanno mostrato comela lettura sia fortemente connessa con un buon livello di benessere e qualità della vita. Quale ruolo possono giocare le biblioteche in questa prospettiva?

Attorno al tema del Convegno si declinerà il palinsesto nelle sue articolazioni e sessioni, avvalendosi anche quest’anno nella definizione del programma di un processo partecipativo basato sull’attivazione di tavoli di lavoro composti dai professionisti del settore, metodo che nell’ultima edizione ha raccolto molto apprezzamento.

La sessione plenaria di mercoledì 20, che sarà aperta dalla scienziata Maryanne Wolf, prevede la partecipazione di studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari che delineeranno Scenari e tendenze del fenomeno lettura sotto il profilo culturale e scientifico. Giovedì 21 mattina i lavori saranno incentrati su due sessioni principali: una – Reinventare il rapporto delle biblioteche con la lettura – sarà aperta da Neus Castellano, direttrice della Biblioteca “Gabriel García Marquez” di Barcellona che, nel 2023, si è aggiudicata il riconoscimento IFLA come migliore biblioteca del mondo. Contemporaneamente si terrà l’altra sessione principale dedicata a I numeri della lettura, che si propone di fornire un quadro sul “consumo” della lettura “cartacea e digitale” nelle biblioteche avvalendosi anche delle più aggiornate analisi statistiche.

Nei pomeriggi di mercoledì 20 e giovedì 21 marzo – nelle due sedi di Palazzo Lombardia e Biblioteca Valvassori Peroni – il programma prevede importanti sessioni che costituiranno il risultato di un processo di coprogettazione avviato alcuni mesi prima.

I temi su cui si focalizzeranno sono tra i più attuali, a cominciare da quelli trasversali dedicati al ruolo del bibliotecario come educatore e formatore di nuove competenze per proseguire con quelli che approfondiranno il rapporto tra lettura tradizionale e lettura digitale, la lettura inclusiva, la lettura in carcere, il rapporto tra lettura e Intelligenza Artificiale. Di particolare interesse le sessioni rivolte con uno sguardo specifico alle biblioteche pubbliche, tra cui quelle che tratteranno del ruolo sociale della lettura, della lettura condivisa, delle nuove strategie di promozione della lettura, del passaggio dall’analogico al digitale nella pratica di lettura dei ragazzi. Nondimeno, di grande importanza le sessioni mirate al mondo delle biblioteche accademiche, anch’esse protagoniste di primo piano del prossimo Convegno delle Stelline, tra cui quelle dedicate alle nuove forme della lettura per lo studio e la ricerca, alla lettura nelle università, a lettura/scrittura e Terza Missione, a reading literacy: una sfida per le biblioteche accademiche.